Oggi vediamo insieme alcuni consigli per creare contenuti SEO sul tuo blog. Analizzeremo i termini più cercati sui motori di ricerca e scopriremo altre tecniche molto utili.
Inizio subito con una piccola premessa: le cose di cui non parlerò in questo articolo.
Sicuramente su internet avrai già trovato migliaia di articoli che ti raccontano che, per avere un blog molto seguito, devi per forza creare contenuti originali e interessanti, con una buona frequenza di pubblicazione.
In altri articoli più tecnici avrai visto come scrivere il contenuto utilizzando tecniche di marketing.
Infine, avrai forse letto come, per salire nei motori di ricerca, è importante ricevere link verso il tuo blog (link building).
Per tutti questi argomenti che ho citato, troverai materiale a sufficienza.
Come sempre, per non parlare solo di teoria, ti faccio un esempio pratico (a te lascio il compito di adattarlo al tuo specifico caso): blog per un negozio di abbigliamento e accessori di lusso per cani. Ti ricordo che in un altro articolo avevo già parlato dell’importanza per un’attività locale di avere un blog.
Se sei alla ricerca di uno strumento gratuito che possa aiutarti, scopri come tenere un blog ai primi posti su Google con Yoast SEO.
Ti ricordo, infine, che hai la possibilità di creare in pochi minuti contenuti di valore per blog e social grazie all’intelligenza artificiale. Per evitare che Google lo consideri un contenuto generato artificialmente, o duplicato, o, peggio ancora, spam, è importante un tuo intervento per dargli una forte impronta personale.
Partiamo dalla tua parola chiave principale
Che tu abbia un negozio, un locale, o una qualsiasi altra attività, probabilmente avrai già in testa una parola con cui vorresti essere al primo posto su Google. Nel nostro esempio parliamo di vendita online. Nel tuo caso, puoi inserire all’interno della frase chiave la tua città se lo ritieni rappresentativo. Se, ad esempio, hai un ristorante, la città in cui ti trovi è fondamentale.
Partiamo da qui: “abbigliamento cani”
Utilizzi Firefox come browser? Scaricalo gratuitamente, perché ci servirà.
In alto sulla destra dovresti trovarti, all’interno della barra degli strumenti, la barra di ricerca. Digita qui la tua parola chiave, ma non devi cercarla, semplicemente scrivila e vedrai comparire una tendina con i suggerimenti, come questa in figura:
Visto quanti suggerimenti?
Alcuni possono riguardare la tua attività altri sono da escludere.
A questo punto?
Andiamo avanti!
Abbiamo bisogno di altri spunti, in linguaggio tecnico si chiama long tail.
Sempre senza avviare la ricerca, ma semplicemente digitando le lettere e aspettando di leggere i risultati nella tendina, scriviamo uno spazio e poi la lettera ‘a’.
Ed ecco altre interessanti parole!
E dopo la ‘a’?
Tutto l’alfabeto!
Aggiungiamo un po’ di creatività e fantasia
Ora che abbiamo una lunga lista di parole dobbiamo utilizzarle come base di partenza per creare il titolo del nuovo articolo del nostro blog.
Un esempio? “abbigliamento cani matrimonio” può diventare “L’abbigliamento per cani più alla moda per non passare inosservati in un matrimonio”.
Il titolo deve:
- Essere né troppo corto né troppo lungo (all’incirca 75 caratteri)
- Contenere tutte le parole trovate (non importa l’ordine, ma è obbligatorio che siano tutte presenti)
- Incuriosire, attirare il lettore (si deve aspettare di trovare un contenuto divertente, utile, originale e specifico per la sua esigenza/domanda)
Ora utilizziamo i brand più conosciuti
Quando parliamo di abbigliamento, per cani o per persone non cambia nulla, abbiamo a che fare con prodotti il cui prezzo è estremamente variabile e dipendere da diverse variabili. Se guardi, per esempio, nella figura in alto, vedrai che tra i risultati sono presenti dei marchi (Adidas, Adidog), dei nomi di negozi (Amazon, Arcaplanet), ecc.
Perché devi porre la tua attenzione sui brand?
Non solo perché potresti essere tu uno dei rivenditori di uno di essi, ma anche perché, se riesci ad incontrare perfettamente i desideri delle persone che stanno effettuando la ricerca, sarà per te più facile convertire (vendere). Se una persona sta cercando un brand notoriamente economico, sarà molto difficile che tu riesca a convincerla ad acquistare abbigliamento di lusso.
Scegliendo i brand più noti che rivendi o che sono in linea con i tuoi abiti (prezzo, stile, provenienza, utilizzo, ecc.) avrai altre parole chiave con cui creare altri contenuti SEO sul tuo blog.
Un ultimo consiglio a proposito di brand famosi. “Prendi spunto dai migliori” è uno dei 4 consigli che abbiamo dato per aiutare un’impresa di pulizie a trovare nuovi clienti. Lo stesso principio vale anche nel tuo caso. Guarda i brand più grossi lavorano con la SEO, le parole che hanno scelto, gli argomenti che trattano all’interno del loro blog, ecc.
Concentriamoci su chi sta facendo la ricerca su Google per creare contenuti SEO davvero utili
Nel nostro caso potrebbe essere un nostro potenziale cliente.
Cerchiamo di identificarlo, in termine tecnico parliamo di Buyer persona.
Perché è così importante capire il soggetto che sta cercando un nostro prodotto o servizio, o, più in generale, un’attività come la nostra?
Prendiamo il nostro esempio: chi sta cercando un abito o un accessorio per il proprio cane di piccola taglia, probabilmente… avrà in casa un cane di piccola taglia.
Ovvio! E allora?
E allora pensa alle ricerche che potrebbe fare un possessore di un cane di piccola taglia.
Potrebbe cercare quali sono i prodotti più adatti per il suo pelo, oppure, quale marca di mangime è più adatta per la sua razza.
Cosa ti voglio dire?
Trasformati da venditore del tuo prodotto/servizio a consulente. Acquisisci la fiducia del tuo potenziale cliente. In termini pratici significa: tratta argomenti sul tuo blog che vanno al di là della descrizione dei tuoi prodotti o di ciò che fai, ma che rimangono comunque, nell’orbita degli interessi dei tuoi clienti.
Come creare contenuti SEO di valore per un blog con le 5 W (e 1 H)
Julia McCoy in un articolo (in inglese) sul blog di Search Engine Journal ci spiega molto bene una semplice e ben conosciuta tecnica per creare contenuti SEO.
Ti spiego subito di cosa si tratta.
Le 5 W stanno per What, Why, Where, Who, When, ovvero, in italiano, Cosa, Perché, Dove, Chi e Quando.
L’H sta per How, ovvero, Come.
Dovendo affrontare nel suo blog il tema del content marketing, Julia ha utilizzato questa tecnica per generare 6 domande:
- Cos‘è il content marketing?
- Perché dovresti fare content marketing invece di spendere in pubblicità?
- Dove fare content marketing? Quali sono i posti migliori dove farlo?
- A chi si rivolge il content marketing? Ad un pubblico generico o ben definito?
- Quando si dovrebbe fare content marketing?
- Come fare content marketing? Qual è il miglior modo per farlo con successo?
Ora Julia ha una bella scaletta di contenuti. Non deve fare altro che utilizzarli come sottotitoli nel suo articolo (H2 o H3) e rispondere punto per punto.
Trovo questa tecnica davvero interessante e molto semplice da mettere in pratica.
Se prima avevamo visto come interrogare Google per conoscere i termini di ricerca più utilizzati, ora non abbiamo bisogno di tutto ciò.
Le 6 domande che abbiamo creato, infatti, sono così frequenti nella vita di tutti i giorni e, ancora di più, sul web, che possiamo essere sicuri che sono ricercate anche su Google.
Credo, inoltre, che, il fatto di rispondere a queste domande, anche se creare da noi stessi con questa tecnica, ci permetta non solo di creare contenuti SEO, ma anche di valore. Scrivere qualcosa di realmente utile per gli utenti è un aspetto molto considerato da Google.
I migliori strumenti per ottenere idee per creare contenuti SEO friendly e smettere di scrivere articoli che non interessano a nessuno
Senza addentrarmi troppo in definizioni tecniche o in spiegazioni dettagliate per le quali ci vorrebbe un intero corso o un libro, voglio darti una piccola definizione, per introdurti l’argomento:
Cosa significa creare contenuti SEO friendly?
Scrivere articoli utilizzando le parole chiave cercate su Google dagli utenti a cui ti rivolgi. La scelta delle parole chiave è fondamentale. Come detto altre volte devi escludere tutti i termini generici, troppo competitivi, e concentrarti sulla long tail (frasi più lunghe, discorsive) senza finire in argomenti così di nicchia che nessuno cerca.
Rivolgersi ad una nicchia ben precisa è anche un ottimo modo per stimolare la condivisione dei tuoi articoli, un motivo in più per cui creare contenuti di valore è una scelta vincente.
Queste parole chiave devono essere inserite all’interno del titolo e dei sottotitoli del tuo articolo, ma non è di questo di cui ti parlo ora.
Quali strumenti è meglio utilizzare per ottenere idee per creare contenuti SEO friendly?
A seconda della funzionalità a cui sei interessato potresti usare:
- Per ottenere nuove parole chiave correlate alla principale (che hai già scelto) e ottenere nuovi posizionamenti: Ubersuggest di Neil Patel, Keywords Explorer di Ahrefs e Keyword Magic Tool di Semrush.
- Per capire per quali parole il tuo articolo non è ben posizionato e ha bisogno di una ulteriore ottimizzazione (o nuovo contenuto aggiuntivo): Google Seach Console.
Per capire come utilizzare al meglio Google Search Console per la SEO ti consiglio di leggere questo articolo (in inglese) di Elise Dopson.
Ecco alcuni dei suggerimenti presenti:
- Scopri gli argomenti a cui devi dedicare più tempo (più righe di testo di approfondimento) per aumentare il traffico e le percentuali di clic.
- Diminuisci la frequenza di rimbalzo indirizzando in maniera appropriata le parole chiave ai relativi articoli.
- Trova le pagine che nessuno visita più e, se non vale la pena aggiornarne il contenuto, reindirizzale (301) a pagine che contengono contenuti simili.
La checklist perfetta per ottimizzare contenuti seo oriented di qualità
Ashley Segura di Search Engine Journal ha scritto un articolo (in inglese) molto utile per ottimizzare al meglio contenuti seo oriented di grande qualità.
Ecco la checklist:
- Scrivi un titolo che inizi con la parola chiave principale, sia corto, ma al tempo stesso accattivante, che invogli il click.
- Crea una scaletta di sottotitoli (H2, H3, ecc.) ordinata, comprensibile e adatta ad affrontare in maniera completa l’argomento.
- Non scrivere paragrafi troppo lunghi. Fai attenzione alla leggibilità del testo.
- Inserisci, nel testo, link ad approfondimenti trattati in altri tuoi articoli.
- Utilizza il tag alt per descrivere le immagini che inserisci nel tuo articolo, facendo attenzione che queste ultime non siano troppo pesanti.
- Spiega all’inizio o alla fine di ogni paragrafo il motivo per cui il lettore dovrebbe procedere con la lettura: cosa imparerà, a quali domande risponderai, ecc.
- Utilizza la parola chiave un numero di volte adeguato alla lunghezza del contenuto, anche nei sottotitoli.
- Utilizza anche le parole chiave a cosa lunga (più specifiche rispetto alla parola chiave principale).
- Non creare articoli con argomenti troppo simili ad altri contenuti pubblicati in passato (per non rischiare la cannibalizzazione delle parole chiave).
- Utilizza un url che contenga la parola chiave e resista nel tempo, in modo da non modificarlo se vorrai aggiornare il contenuto del tuo articolo.
- Scrivi una meta description che contenga la parola chiave, sia accattivante e non troppo lunga.
- Evita di scrivere contenuti troppo simili a quelli scritti da altri e già presenti su Google. Punta all’originalità e alla completezza delle informazioni. Per esempio, offri un tuo consiglio personale in più.
Come capire se un contenuto è stato creato dall’intelligenza artificiale
In questo blog avevamo già consigliato di utilizzare Reddit per analizzare nuovi argomenti da trattare sul tuo blog e anticipare contenuti che potrebbero diventare trending topic e portare traffico.
Lo avevamo suggerito anche per cercare idee di marketing fuori dagli schemi per acquisire nuovi clienti.
Se vuoi essere al corrente di ciò che si sta parlando nel web, Reddit può fare proprio al caso tuo.
E, a proposito di creare contenuti SEO, qual è l’argomento più “caldo” del momento?
La risposta è semplice: ChatGPT, il chatbot dotato di intelligenza artificiale sopraffina creato dalla OpenAI. Il dibattito che interessa da vicino i content creator è se esiste un modo per capire se un contenuto è stato scritto da un umano o da un’intelligenza artificiale.
Un articolo (in inglese) molto interessante che ti consiglio di leggere è quello scritto da Justin di Gold Penguin proprio su questo tema.
Avevamo già visto come fosse possibile creare in pochi minuti contenuti di valore grazie all’intelligenza artificiale.
Ma Google è in grado di capire chi è veramente l’autore (umano o IA) di quel contenuto?
Sì, e non dovrebbe essere difficile per te capire il perché.
Se Google sa come l’algoritmo di ChatGPT formula le frasi è in grado di immaginare, con buona approssimazione, come l’IA stessa avrebbe scritto quel contenuto.
Perché, allora, non chiedere all’AI di scrivere un testo in maniera diversa da suo “solito”? Di modificare il contenuto in maniera pseudo casuale per superare il controllo della genuinità della scrittura?
Caso risolto, potremmo dire…
Ora sai che se pubblichi contenuto generato dalla IA commetti lo stesso errore.
Se vuoi creare contenuti SEO fai fare all’intelligenza artificiale tutto il lavoro di ricerca, ma non utilizzare le sue parole. Utilizza il tuo stile personale e non correrai nessun rischio.
Come chiedere una consulenza SEO ai nostri esperti di Forlì Cesena
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