Segui con interesse la novità degli NFT (Non Fungible Tokens)? Scopriamo insieme, con alcuni esempi, quali strategie di marketing possono essere applicate alla promozione degli NFT, “opere d’arte virtuali”.
Non è certo la prima volta che, in questo blog, parliamo di esempi di strategie di digital marketing. In passato abbiamo visto come scontare i prodotti sia uno dei consigli peggiori.
Abbiamo scritto una breve guida di web marketing per fisioterapisti e raccontato come fare local marketing utilizzando Google My Business e non solo.
Dopo aver raccolto i migliori consigli pratici ed esempi di funnel marketing è giunto il momento di parlare del trend del momento: gli NFT.
Dubito fortemente possa trattarsi di una moda temporanea.
Ogni giorno, infatti, il numero di collezionisti di queste opere d’arte, la cui unicità è garantita dall’utilizzo della tecnologia blockchain, cresce senza sosta.
Artisti e creatori di contenuti in tutto il mondo stanno ottenendo entrate davvero significative grazie alla vendita delle loro opere.
In apparenza gli NFT sono una miniera d’oro per tutti i designer (ma, in generale, per qualsiasi professionista).
A stupire è il numero ridotto di passaggi:
- Realizza un’opera (un consiglio: creane una serie!)
- Trasformala in un token non fungibile (la blockchain ne garantirà l’unicità e l’originalità senza possibilità di manomissione)
- Mettila sul mercato (un marketplace proprio come Amazon, Etsy, ecc). A proposito di Amazon, scopri anche cosa scrivere per vendere un prodotto all’interno della la più grande Internet company al mondo. Sapevi che oltre al tuo sito web di artigiano o artista, se apri anche la tua vetrina su Etsy puoi approfittare di numerosi strumenti di web marketing?
- Vendila al miglior offerente
Se hai appena aperto Paint e stai già pensando alle migliaia di dollari che guadagnerai vendendo il tuo bellissimo disegno, allora fermati!
Cerchiamo di capire meglio questo nuovo e complesso mondo degli NFT.
Ah, a proposito: hai saputo che Eminem ha comprato una delle scimmiette annoiate che vedi qui in alto per una cifra di circa 460mila dollari?
L’operazione di marketing di McDonald’s: un concorso su Twitter per vincere 10 McRib NFT
Eh già, McDonald’s non poteva fare a meno di creare il proprio “cripto-panino”.
Come primo esempio di strategia di marketing che utilizza gli NFT per promuovere il proprio brand, ti parlo del concorso lanciato dalla catena di fast-food più famosa al mondo lo scorso 1 novembre.
Si tratta del più classico dei giveaway.
Ecco come è stata applicata questa strategia di marketing ai loro NFT: è stato chiesto ai propri follower e utenti di retwittare il tweet di invito al concorso. A proposito di Twitter, se ancora non l’hai fatto, utilizza i pulsanti di condivisione sui social media per aumentare il traffico organico da Facebook, LinkedIn, Twitter e Pinterest al tuo sito web.
Tra questi, i 10 utenti più fortunati, estratti a sorte da una società indipendente, hanno avuto la possibilità di vincere il McRib NFT.
I vincitori sono stati contattati via Twitter, e, dopo aver fornito le proprie generalità e l’indirizzo del loro wallet Ethereum, hanno ricevuto gli NFT.
McDonald’s ha stimato che il valore del McRib NFT fosse di 20 dollari. Ma, poiché ne esistono solo 10 in tutto il mondo, è facile ipotizzare che il loro valore possa aumentare e non di poco.
Se McDonald’s avesse regalato dei “veri” panini, sono sicuro che la stragrande maggioranza dei suoi clienti lo avrebbe preferito.
Tuttavia, si sarebbe trattata di una normalissima operazione di marketing e non avrebbe avuto la stessa risonanza mediatica.
Hai già sentito parlare di guerrilla marketing? Se sei stufo del tradizionale web marketing per ristoranti dai un’occhiata al nostro articolo e scopri quali strategie creative ha realizzato McDonald’s negli ultimi anni.
La NBA grazie a Top Shot mette in vendita gli highlights più belli dei suoi campioni: dagli album delle figurine siamo passati ai portafogli digitali con gli NFT
Un’altra azienda che non deve ricevere lezioni da nessuno su come fare profitto è la NBA.
Top Shot, il marketplace ufficiale in cui puoi acquistare questi NFT, è stato aperto nell’ottobre 2020.
Se sei appassionato di NBA hai la possibilità di guardare su YouTube, Twitter o Sky Sport tutte le azioni più belle delle partite appena disputate.
Ma, se sei un collezionista, un tifoso sfegatato o, un investitore in criptovalute, hai la possibilità di “possedere” le azioni più belle.
Si tratta appunto di highlights di qualche secondo che la NBA rende ufficiali e uniche grazie alla tecnologia blockchain.
La strategia di marketing legata a questi NFT si basa sul principio di scarsità: più un highlights è limitato (comune, raro o leggendario), più il prezzo sale facendo schizzare l’asta degli appassionati a cifre da capogiro.
Una curiosità: Come avrai capito ogni NFT è unico. Per riconoscerlo più facilmente e distinguerlo dagli altri, il suo creatore gli assegna un numero. Cosa succede quando quel numero corrisponde al numero della maglia del protagonista? E se si trattasse di Lebron James? E se fosse un NFT leggendario? Il giusto mix per far sì che il prezzo di questa figurina virtuale arrivi a superare i 230mila dollari.
Come funziona di preciso questo mercato?
La premessa è molto semplice: in un mercato dove la domanda supera enormemente l’offerta ecco che anche dei brevi filmati possono avere un valore economico.
Ci sono 2 possibilità di acquisto degli NFT di Top Shot: o tramite varie tipologie di pacchetti (proprio come per le figurine) o all’interno del marketplace. Ogni possessore, infatti, può decidere di mettere all’asta una dei propri highlights per trarne profitto.
Il 5% di ogni vendita su Top Shot va nelle tasche della NBA.
Speculazione e impatto sul clima della Terra
La vera finalità di questo articolo non è nel consigliarti a intraprendere un’attività di business legata agli NFT, ma di farti conoscere le strategie di marketing adottate dalle aziende più all’avanguardia.
Senza avere la presunzione di completezza, voglio parlarti anche dell’aspetto negativo legato alle criptovalute, le monete con cui è possibile acquistare gli NFT.
I token non fungibili sono, almeno in parte, responsabili dei milioni di tonnellate di emissioni di anidride carbonica che riscaldano il nostro pianeta. La causa risiede proprio nel processo di generazione delle criptovalute.
Leggi, per esempio, la dichiarazione rilasciata l’8 marzo 2021 da ArtStation, la celebre piattaforma in cui artisti professionisti che lavorano in giochi, film, media e intrattenimento possono presentare le proprie opere.
Dopo aver pubblicato il suo intento di aprirsi al mondo degli NFT, la sua community è insorta sui social con una reazione fortemente negativa.
In tutta risposta il team di ArtStation è ritornata sui propri passi: “Riteniamo che gli NFT siano una tecnologia trasformativa in grado di apportare cambiamenti significativi e positivi per gli artisti digitali. La nostra speranza è che ad un certo punto in futuro saremo in grado di trovare una soluzione che sia equa ed ecologicamente sana. Ci vorrà del tempo per riflettere su questo e faremo del nostro meglio per riguadagnare la tua fiducia.”
Come saprai, le criptovalute, Bitcoin ed Ethereum, solo per citare le più famose, non sono gestite in maniera centralizzata da una banca.
Il sistema di sicurezza per supervisionare la correttezza delle transizioni è distribuito.
Per mantenere al sicuro i passaggi di cripto valute in tutto il mondo sono richiesti complessi calcoli.
Quando un utente (chiamato “minatore”), attraverso il proprio computer (messo a disposizione per eseguire questi calcoli), riesce, per primo, a fornire la risposta corretta, viene premiato (pagato in Bitcoin o in una delle altre criptovalute).
Se da un lato la domanda è sempre crescente (il mercato degli NFT sta contribuendo parecchio all’aumento delle transizioni delle criptovalute) e si rende necessario un maggior numero di calcolatori per mantenere sicuro il sistema, dall’altro, la paga riconosciuta ai “minatori” è in costante calo per via della grande disponibilità di utenti a proporsi in questo nuovo “lavoro”.
Per farla semplice, è stato calcolato che, per generare le criptovalute necessarie per acquistare il token non fungibile di “Space Cat”, l’immagine che raffigura un gattino nello spazio, è stata consumata tanta elettricità quanta ne consumerebbe, in media, un individuo in Europa in 2 mesi.
Per quanto paradossale in questo articolo che prova a spiegare come promuovere un NFT, la tua strategia di marketing può andare nella direzione opposta: se i tuoi valori, e quelli della community che ti segue, sono contro la pura speculazione, e a favore di un’economia “pulita” e sostenibile, allora è giusto schierarsi e farlo sapere.
Scopri anche come premiare i clienti che condividono i tuoi prodotti su Facebook con una strategia di web marketing ideale per creare una community attorno al tuo brand.
Cosa rende speciali questi NFT e perché possono essere utilizzati nel marketing al posto dei tradizionali gadget
Partiamo dal mettere in evidenza 3 caratteristiche degli NFT per capire il loro ruolo all’interno di strategie di marketing:
- Non fungibili: a differenza delle criptovalute, che sono fungibili, hanno un valore economico (molto altalenante, per la verità) e possono essere scambiate in dollari o in altre monete, gli NFT hanno un valore percepito in base al loro hype (pubblicità, eccitazione del momento, ecc.) e rarità.
- Unici: tutti possono avere sul proprio smartphone o pc uno dei simpatici personaggi di CryptoPunks, ma grazie alla tecnologia blockchain, ognuno di essi è unico ed è presente solo nel portafoglio virtuale di una sola persona nel mondo.
- Eterni: non temono il passare del tempo e il loro valore non sarà mai compromesso (come nel caso di francobolli, carte o altri oggetti collezionabili).
Così come è accaduto per le scimmiette mutanti di Mutant Ape Yacht Club, in generale funziona così: un artista disegna diverse parti di uno stesso personaggio e un programmatore, con l’utilizzo di un algoritmo, le assembla in maniera pseudo casuale fino a crearne qualche migliaio.
Il risultato finale è un personaggio con diverse caratteristiche più o meno rare (sfondo, vestiti, occhi, pelo, copricapo e bocca).
In generale il principio dietro ad ogni operazione di marketing degli NFT è il FOMO (Fear Of Missing Out), ovvero, la “paura di essere tagliati fuori”.
Anche tu puoi creare i tuoi NFT.
Per farlo, per esempio, puoi utilizzare OpenSea (il marketplace di NFT più utilizzato al mondo) servendoti di un portafoglio virtuale che supporta Ethereum (MetaMask è uno dei più popolari).
Oppure puoi servirti di un programmatore esperto in grado di fare minting (di “coniare” il token non fungibile).
Che sia davvero arrivato il momento di dire addio ai tradizionali gadget aziendali e di fare marketing e branding con gli NFT?
Dimentica le strategie e i canali tradizionali se vuoi fare marketing con gli NFT
Proprio l’altro giorno scrivevamo in questo blog quanto fosse rischioso avere un unico canale di traffico.
Questa volta parliamo di strategie e canali alternativi, come ci spiega Trey Titone in un suo articolo (in inglese) su Ad Tech Explained.
Da dove partire per creare un progetto di marketing di NFT?
Come spiegato in precedenza, parte tutto dai mints, ovvero, coloro che, per la prima volta, sono disposti ad offrire un compenso in criptovalute per coniare il token non fungibile.
L’obiettivo che devi prefiggerti è semplice: il clamore generato attorno al tuo progetto deve durare almeno il tempo necessario affinché tutti i tuoi NFT risultino esauriti.
È infatti proprio il principio di scarsità (FOMO) la leva principale per far salire il prezzo ed incoraggiare le trattative di compravendita dei tuoi token.
Quali sono i canali migliori per promuovere i tuoi NFT?
Sono principalmente 3:
- Twitter: L’hype, il clamore, attorno al tuo progetto è direttamente proporzionale al numero dei tuoi follower.
- DIscord: Il gruppo è l’ambiente ideale per interagire con altri proprietari dei tuoi NFT e con altri utenti interessati al tuo progetto.
- Sito web: Il riferimento principale in cui fornire tutte le informazioni legate al tuo progetto.
Chi può contribuire all’aumento dell’hype intorno al tuo progetto?
In sintesi sono 2 le figure in gioco:
- Community: Come detto poco fa, più grande è il suo numero e più forte è il suo coinvolgimento, maggiore sarà il clamore che saprà generare.
- Influencer: Ogni volta che un influencer o un personaggio famoso dichiara di aver acquistato un NFT, l’hype intorno a quel progetto ha un picco. Guarda questa lista!
Perché il marketing tradizionale non è adatto per il mondo degli NFT?
Per semplicità possiamo sintetizzare che le figure coinvolte nel mercato degli NFT sono 2:
- Squali / speculatori: A loro interessa solamente investire per poi generare profitto. Non hanno sentimentalismi.
- Collezionisti: Queste persone amano realmente collezionare e scambiarsi token non fungibili. Lo fanno per passione.
I collezionisti amano l’arte e il concetto di comunità che si crea intorno ai possessori di un NFT del progetto.
Gli squali guadagnano di base grazie alla presenza dei collezionisti.
Se un progetto ha bisogno di essere pubblicizzato per generare clamore, allora un collezionista potrebbe pensare che il motivo risieda nei suoi meriti, nel suo valore intrinseco.
Una classica pubblicità su larga scala attraverso i canali tradizionali, quindi, potrebbe ottenere l’effetto opposto a quello desiderato e un conseguente raffreddamento dell’hype.
Qualora gli speculatori dovessero fiutare la cosa, addio sogni di gloria.
Sei appassionato di online marketing? Allora leggi anche il nostro recente articolo: Digital marketing, come iniziare, trovare clienti ed avere successo.